IL CIEL0
In tutte le culture di tutte le latitudini, il cielo è sempre stato considerato come l’alfa e l’omega, il tutto, nel quale è sospesa, dipende e si sviluppa la vita, ma soprattutto il luogo dove attingere le energie dell’universo. Guardare, invocare o maledire il cielo è l’unico mezzo che abbiamo per dare corpo ad una realtà della quale ci sentiamo parte integrante. E’ uno scrigno in cui sono conservate le leggi della natura, nel quale possiamo trovare la risposta a tutte le domande che siamo in grado di formulare. Tali risposte non ammettono sofisticazioni, sono e devono rimanere archetipi, paradigmi su cui deve svilupparsi un giusto compromesso tra l’evoluzione della specie e lo sviluppo scientifico, tra le necessità dell’uomo e i suoi bisogni.
Penso sia opportuno che gli uomini di scienza fissino l’attenzione su questi aspetti, che per altro hanno grande importanza nella decriptazione della genesi dei disequilibri individuali e collettivi. L’ osservazione critica dei fenomeni prelude alla formulazione matematica delle eventuali leggi che ne regolano lo sviluppo. Da parte nostra, dobbiamo prestare molta attenzione affinchè le leggi del mercato non inibiscano le nostre attitudini, non riducano la nostra autonomia a fronte di una pletora di servizi facilmente acquistabili. Non possiamo definire la nostra unicità, senza la libertà di essere.
Guardare, vedere, osservare è fondamentale per ognuno di noi, poiché gli occhi rappresentano la esternazione del nostro universo interiore. Universo che condividiamo con tutto ciò che guardiamo e con tutto ciò che ci guarda. Volgere gli occhi al cielo, significa partecipare alle dinamiche cosmologiche, ovvero assolvere alla funzione di ponte tra il trascendente e l’immanente, tra lo spirituale ed il materiale, tra il pensiero, l’elaborazione del dato e la realizzazione pratica del progetto. L’equilibrio di un uomo passa attraverso la coscienza del sè, di un sè che s’incarna da un’idea primordiale che si è fatta largo tra le infinite idee che sono alla base del respiro universale, prende forma materiale modificando l’algoritmo cosmico, proponendo fin dall’inizio del tempo la legge dei frattali infinitamente prima che la nostra cultura pensasse di averla scoperta ed il polacco Benuit Mandelbrot intuisse la possibilità di dare loro veste matematica
La riscoperta delle antiche radici che hanno nutrito la medicina occidentale suggerisce la possibilità di nuove e più articolate dinamiche nel rapporto medico – paziente, spingendoci a reinterpretare in chiave olistica il valore semantico dei termini salute e malattia.
chevron_rightIl controllo della pandemia che si è ottenuto grazie alla vaccinazione di massa non deve allentare la nostra attenzione su quelli che vengono definiti dal Ministero della Sanità presidi preventivi necessari. Le mascherine e la scrupolosa igiene sono ormai elementi che per fortuna non sono disattesi dalle persone responsabili, attente alla propria salute e rispettose […]
chevron_rightLa M.O. deve possedere tre requisiti che ritengo imprescindibili per poter considerare, per quanto possibile ed il paziente lo consenta, in tutta la sua complessità il soggetto che abbiamo di fronte. Deve essere: Etiopatogenetica Multidottrinale Analogica Con il termine, etiopatogenetica, si vuole sottolineare la fondamentale importanza che tale metodologia riserva alla individuazione della causa primaria […]
chevron_rightIL CIEL0 In tutte le culture di tutte le latitudini, il cielo è sempre stato considerato come l’alfa e l’omega, il tutto, nel quale è sospesa, dipende e si sviluppa la vita, ma soprattutto il luogo dove attingere le energie dell’universo. Guardare, invocare o maledire il cielo è l’unico mezzo che abbiamo per dare corpo […]
chevron_rightL’INVECCHIAMENTO CUTANEO Non tutto può andare bene per tutti La pelle come noi la conosciamo, costituisce la barriera più evidente con il tutto che sta al di fuori di noi. Definisce la nostra strutturalità, avvolgendo in modo dinamico il risultato morfologico della nostra evoluzione neuro-psico-endocrino-immuno-posturale. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, la pelle appartiene alla […]
chevron_rightAffronto insieme al mio staff, il problema dal punto di vista etiopatogenetico, andando cioè all’origine, per quanto sia possibile, del disequilibrio che ha provocato i sintomi accusati dal paziente.